La canihua è una pianta originaria del Sudamerica, è parente della quinoa ma non contiene saponine, i suoi chicchi sono piccoli e duri molto simili all’amaranto.
Ha proprietà nutrizionali e medicinali è addirittura i suoi gambi sono un ottimo repellente contro le zanzare. Può essere coltivata senza ricorrere a erbicidi e pesticidi anche in condizioni climatiche avverse.
LA FARINA DI CANIHUA IN CUCINA
I suoi chicchi sono talmente piccoli che possono essere macinati solo interi, e permettono di usare questo cereale nei nostri impasti anche non macinato, dopo averlo ammollato per una notte o cotto per circa 20 minuti. |
La farina di canihua ha la stessa densità della farina di quinoa e in cucina può essere utilizzata nello stesse dosi, ma ha un grande vantaggio il suo sapore di nocciola è molto più delicato non necessita di “denaturazione” e si sposa con qualsiasi tipo di ricetta dolce o salata. |
Può sostituire la farina di frumento 1 : 1 ma non ha la stessa densità perciò 100 g di farina di frumento 00 corrispondono a 82 g di farina di canihua.
Quando convertite una ricetta realizzata con farina di grano 00 è meglio miscelare la farina di amaranto ad altre farine come la farina di riso o di sorgo. Nella “carta delle densità di farine e amidi” trovate per ogni farina il rapporto di sostituzione con la farina di frumento. Aumenta l’umidità degli impasti, per cui occorre ridurre un po’ i liquidi. E’ una farina abbastanza leggera, può essere utilizzata in purezza per torte e biscotti che non necessitano di consistenze “elastiche” e, abbinata alle uova (o aquafaba) sa donare impasti soffici e poco compatti. |
Nella preparazione dei prodotti da forno, soprattutto se lievitati o montati, si deve avere qualche accortezza in più:
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Come tutte le farine senza glutine non crea la maglia glutinica per inglobare aria per crescere correttamente, soprattutto gli impasti lievitati ha bisogno di piccoli aiuti per aumentare correttamente, si possono usare questi ingredienti in modo alternato:
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