La farina di amaranto viene ricavata dai minuscoli semini delle spighe rosso porpora di una pianta erbacea originaria dell’America centro-meridionale, non è un cereale ma bensì uno pseudocereale.
Il chicco dell’amaranto è troppo piccolo per separarne la crusca, viene macinato intero e produce solo una farina integrale. Fornisce la stessa energia dei cereali integrali, ma contiene ferro, calcio fibre e lipidi in dose nettamente superiore al grano integrale.
LA FARINA DI AMARANTO IN CUCINA
Ha un sapore complesso, con note dolci, terrose, di mais, erba o spinaci, melassa malto, di frutta o semi oleosi.
Non tutti amano il suo sapore, per ammorbidirlo è possibile denaturare la farina:
questa procedura non solo ingentilisce il sapore della farina, ma ne migliora anche la lavorabilità, rendendo gli impasti di pasta fresca, montati e lievitati meno fragili e meno portati ad assorbire liquidi a dismisura. |
Può sostituire la farina di frumento 1 : 1 ovvero 100 g di farina di frumento 00 corrispondono a 88 g di farina di amaranto. |
Quando convertite una ricetta realizzata con farina di grano 00 è meglio miscelare la farina di amaranto ad altre farine come la farina di riso o di sorgo. Nella “carta delle densità di farine e amidi” trovate per ogni farina il rapporto di sostituzione con la farina di frumento. |
Nella preparazione dei prodotti da forno, soprattutto se lievitati o montati, si deve avere qualche accortezza in più:
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Le farine senza glutine non creano la maglia glutinica per inglobare aria per crescere correttamente, soprattutto gli impasti lievitati hanno bisogno di piccoli aiuti per aumentare correttamente, si possono usare questi ingredienti in modo alternato:
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La farina di amaranto in cucina viene utilizzata anche per:
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I tuoi articoli sono sempre moooolto utili!
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Grazie 🙂 questo è quello che mi fa veramente felice
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